venerdì 23 settembre 2011

Per lui che adoro: Nuovo disco per Juan Diego

Confinati in questo limbo tra la fine dei festival estivi e la ripresa delle stagioni regolari di cosa mai potremmo parlare? Ma di dischi, è chiaro! Ma non di dischi vecchi, sarebbe banale (ciò non toglie che in futuro lo faremo, in fondo un po' di banalità che male può fare? ... Lo so, sono schizofrenica XD), e neanche di dischi nuovi! La vostra diabolica blogger è talmente avanti che si accinge a scrivere di un disco che non è ancora uscito! Si tratta della più recente fatica del nostro adorato Juandì (come lo chiamano i suoi fan), o Giovandiego, come preferiamo chiamarlo noi.
Il disco sarà interamente dedicato ad arie d'opera in lingua francese. E qui esprimo una speranza, anzi, un'accorata preghiera: che il titolo non sia “French arias” o “French opera arias”. La Decca si sprechi un pochino e si inventi qualcosa di meglio. Su! Non ci vuole tanto ;).

Lo stesso Ernesto Palacio, agente di Florez, ha reso pubblica, sul forum “Florezidos”, la composizione del disco, che vi riposto fedelmente:

- Prendre le dessin; Lakme; Delibes
- L'amour; Romeo et Juliette; Gounod
- Au mont ida, tois desses; La belle Helene; Offenbach
- Vainement; Le roi d'ys; Lalo
- Mes amis; Le postillon; Adam
- Asile hereditaire; Guillaume Tell; Rossini
- A la voix d'un amant fidele; La jolie fille; Bizet
- Oui je vais par le monde; Mignon; Thomas
- Pourquoi me reveiller; Werther; Massenet
- O blondes ceres; Les troyens; Berlioz
- Seul sur la terre; Dom Sebastien; Donizetti
- Viens gentile dame; La dame blanche; Boldieu

Il primo rilievo che mi viene in mente è che si tratta di arie in lingua francese, ma non tutti autori francesi: salta all'occhio la presenza di Rossini e Donizetti, cavalli di battaglia del tenore, anche se (se non sbaglio) non ha mai eseguito queste opere, come pure quelli degli altri autori.
In Rossini credo che andremo sul sicuro, mi aspetto il “solito” Florez, semplicemente il miglior tenore rossiniano di sempre (una bazzecola...).
Invece, avendo ben chiara in mente “Pourquoi me reveiller” cantata da Jonas Kaufmann, sono estremamente curiosa di sentire come ne uscirà lui. Le voci sono indubbiamente diverse. Credo che Florez (a meno che non sia del tutto impazzito) seguirà il filone interpretativo tracciato dai tenori di grazia che l'hanno preceduto nel ruolo, gente tipo Kraus, per intenderci.
Nella splendida aria da Lakmè, confidando anche nella direzione di Michele Mariotti (che sarà alla guida dei “suoi” complessi del Teatro Comunale di Bologna), spazio al lirismo, alla morbidezza. Se non si mette in testa di strafare, con il giusto gioco di colori, potrebbe rendere magnificamente le atmosfere di questo brano.
Ammetto di non conoscere molto bene gli altri brani, quindi rimando qualsiasi impressione a quando avrò per le mani il disco.

Per farci la bocca, ecco un'idea di quello che probabilmente sentiremo

Ps. L'uscita è prevista entro l'anno. Un bel regalo di Natale!

1 commento:

  1. Ho come l'impressione che il poscritto sia dedicato a me. :) Anch'io non vedo l'ora di sentire questo nuovo disco. Confido che la Decca, oltre a scegliere un titolo originale, scelga anche una copertina originale. Ma credo che per quello ci vorremo noi. E, in particolare, tu. :)

    ARMIDA

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